L’articolazione del ginocchio
Qualsiasi atto della vita quotidiana necessita di un ginocchio in buono stato di saluteFisiologia del ginocchio


I movimenti concessi sono la flessoestensione (da 0° a 120°) e le rotazioni: tali movimenti permettono di camminare, sedersi, accovacciarsi, inginocchiarsi, rialzarsi…
Essi permettono inoltre di “sopportare” i carichi che si generano durante l’attività sportiva (calcio, salto in alto, paracadutismo, sci…) o durante l’attività lavorativa (trasporto pesi…).
Anatomia del ginocchio
Il ginocchio è un’articolazione complessa sia dal punto di vista anatomico che funzionale ed è costituita da 3 componenti ossee rivestite di cartilagine (femore distale, tibia prossimale e faccia posteriore della rotula) che si articolano tra loro formando due articolazioni distinte: femoro-tibiale e femoro-rotulea le quali cooperano nella funzionalità del ginocchio.
L’articolazione del ginocchio è contenuta da una capsula fibrosa rivestita al suo interno da una membrana sinoviale.
In condizioni di normalità essa secerne una piccola quantità di liquido che provvede al nutrimento della cartilagine e alla lubrificazione dell’articolazione, in caso di traumi importanti o di degenerazione artrosica la membrana sinoviale può produrre liquido che “rigonfia” il ginocchio (versamento endoarticolare).
Le strutture legamentose sono costituite dai legamenti collaterale interno ed esterno che sostengono e limitano i movimenti di lateralità del ginocchio, e dai legamenti crociati anteriore e posteriore che si trovano al centro dell’articolazione stessa e che garantiscono un sostegno al ginocchio, impedendone l’eccessivo piegamento (flessione) e raddrizzamento (estensione).
La rottura di tali legamenti rende instabile il ginocchio e lo espongono sia a subire più facilmente ulteriori traumi sia all’usura delle componenti articolari con comparsa precoce dell’artrosi.

L’articolazione del ginocchio è contenuta da una capsula fibrosa rivestita al suo interno da una membrana sinoviale.
In condizioni di normalità essa secerne una piccola quantità di liquido che provvede al nutrimento della cartilagine e alla lubrificazione dell’articolazione, in caso di traumi importanti o di degenerazione artrosica la membrana sinoviale può produrre liquido che “rigonfia” il ginocchio (versamento endoarticolare).
Le strutture legamentose sono costituite dai legamenti collaterale interno ed esterno che sostengono e limitano i movimenti di lateralità del ginocchio, e dai legamenti crociati anteriore e posteriore che si trovano al centro dell’articolazione stessa e che garantiscono un sostegno al ginocchio, impedendone l’eccessivo piegamento (flessione) e raddrizzamento (estensione).
La rottura di tali legamenti rende instabile il ginocchio e lo espongono sia a subire più facilmente ulteriori traumi sia all’usura delle componenti articolari con comparsa precoce dell’artrosi.

Tra il femore distale e la tibia prossimale sono presenti due semilune fibrocartilaginee (menischi), la cui funzione è quella di aumentare la congruenza articolare durante i movimenti di flesso-estensione e rotazione del ginocchio svolgendo un ruolo simile ad un “cuscinetto ammortizzatore”.
I muscoli permettono al ginocchio di muoversi assecondando tutte le attività della vita quotidiana (sedersi, camminare, salire le scale).
Tali muscoli si inseriscono sull’osso attraverso i tendini.
In particolare nel ginocchio si riconosce un importantissimo tendine (tendine quadricipitale) che riunisce i muscoli della regione anteriore della coscia, raggiunge la rotula inglobandola e si attacca alla tibia prossimale (tendine rotuleo) formando l’apparato estensore del ginocchio senza il quale non saremmo in grado di mantenere una posizione eretta o di camminare.